abstract vol 67 : 3
Eric Noffke, A che punto siamo con la Third Quest for the Historical Jesus?
A che punto siamo con la ricerca sul Gesù storico? Stiamo entrando in una nuova fase degli studi? Per rispondere a queste domande il presente articolo ripercorre alcune delle principali tappe seguite finora dalla ricerca, anche con l’ausilio del numero monografico della rivista “Henoch” sul tema (2/2010), per poi introdurre alcune delle nuove piste di lavoro. In particolare vengono richiamati sia il lavoro di J. Dunn e M. Pesce, i quali approfondiscono il lavoro sulle fonti offrendo nuovi strumenti di analisi della tradizione orale su Gesù, sia la nuova ricerca politica, che chiarisce e analizza le conseguenze politiche e socia- li, oltre che religiose, della predicazione del Nazareno.
Eric Noffke, Where Have We Got up to with the Third Quest for the Historical Jesus?
Where have we got up to with the research on the historical Jesus? Are we entering a new stage of the research? In order to answer these questions, this article goes over some of the main stages of the research so far, also with the aid of the monographic issue dedicated to the subject by the “Henoch” review (2/2010), and then proceeds to introduce some of the new directions for this re- search. In particular, the article mentions the works by J. Dunn and by M. Pesce, who investigate in depth the research on sources, offering new instruments to analyse the oral tradition on Jesus, and mentions also the new political rese- arch, which clarifies and analyses not only the religious, but also the social and political consequences of the Nazarene’s preaching.
Fulvio Ferrario, Cristologia nel xxi secolo. Appunti di lavoro
L’articolo propone alcune possibili coordinate per la riflessione cristologica nell’epoca convenzionalmente definita «postmoderno». Dopo aver collocato la cristologia nel quadro di una visione ecclesiale dell’impresa teologica, vengono esaminati due snodi ritenuti fondamentali: ancora una volta, il tema del rapporto tra esegesi (in particolare la ricerca sul Gesù storico) e cristologia, e le potenzialità di una rilettura conseguente del dogma di Calcedonia per l’insie- me dell’impresa teologica. Il saggio si conclude con la proposta (per nulla nuo- va, ma in larga misura ancora da svolgere) di una cristologia pneumatologica.
Fulvio Ferrario: Christology in the 21st Century. Some Work Notes
The article offers some possible directions for a Christological reflection at the time that we conventionally call «post-modern». After inserting Christology in the background of an ecclesial point of view, two directions are examined, which are considered essential: once again, the theme of the relationship be- tween exegesis (in particular the research on historical Jesus) and Christology, and consequently the potentials of a new interpretation of the Dogma of Calcedonia for the theological field as a whole. The essay is concluded with the suggestion (not altogether new, but in great part still to be investigated) of a pneumatological Christology.
Marina Beer, Da Calvino a Calvino.«Calcoli della memoria» e divagazioni a proposito dell’educazione valdese di Italo Calvino
«Una civiltà comune che è sensibilmente diversa da quella presupposta da tanta letteratura italiana». Così Primo Levi, ebreo, riconosceva una comune alterità rispetto alla civiltà maggioritaria italiana anche in Italo Calvino. Non so- lo Calvino aveva frequentato i primi cicli scolastici nella scuola valdese di San- remo, per scelta non casuale dei genitori Calvino, laici e anticonformisti, ma le origini “ugonotte” della famiglia Calvino, radicata nella “Punta di Ponente” ligure, vengono trasfigurate nel ciclo «degli antenati» (Il visconte dimezzato), e sono presenti in molte altre opere dello scrittore, fino alle Città invisibili.
Marina Beer, From Calvin to Calvino. «Calculations of Memory» and Digres- sions Concerning Italo Calvino’s Waldensian Education
«A common culture which is markedly different from the culture assumed by much Italian literature». Thus Primo Levi, a Jew, recognised that also Italo Calvino shared with him an otherness vis-à-vis the majority of the Italian culture. Not only had Calvino attended the first cycles of his education in the Walden- sian School in Sanremo, a deliberate choice made by his non-confessional and non-conformist parents, but the “Huguenot” origins of the Calvino family, root- ed in the westernmost end of Liguria, are transfigured in his cycle «Our Ancestors» (The Cloven Viscount), and are present in many of the writer’s works, up to Invisible Cities.
Ivan Macut, Oscar Cullmann e il Concilio Vaticano II
In questo lavoro si cercherà, da una parte, di presentare brevemente il con- tributo di Cullmann al Concilio e, dall’altra, in qualche parola, presentare i limiti e le novità del Concilio, secondo lo stesso teologo. Secondo Cullmann, il decreto Unitatis redintegratio è il punto di partenza per un futuro dialogo tra i cristiani. La parte più importante si trova nel paragrafo 11, dove si parla di un ordine o “gerarchia” nelle verità della dottrina cristiana. Importanza storica del Concilio, secondo Cullmann, sta nel fatto che i padri conciliari sono riusciti ad attenuare il rigore dei dogmi senza cambiare nulla del loro testo.
Ivan Macut, Oscar Cullmann and the Second Vatican Council
In this article the Author will try, on the one hand, to introduce briefly Cullman’s contribution to the Council and, on the other hand, to show in a few words the limits and the novelties of the Council, according to the same theologian. According to Cullmann, the Unitatis redintegratio decree is the starting point for a future dialogue among Christians. The most important part is Paragraph 11, which deals with an order or “hierarchy” in the truths of the Christian doctrine. The historical importance of the Council lies, according to Cullmann, in the fact that the Council Fathers managed to tone down the rigour of the dogmas with- out changing anything at all of their text.