abstract vol 62 : 3-4
E. Busch, Interpretazione e interpretazioni di Calvino in epoca recente
Una delle più autorevoli voci a livello mondiale sulla vicenda teologica e umana del Riformatore di Ginevra presenta le ricerche e le interpretazioni più re- centi nel dibattito su Calvino. Soffermandosi in maniera particolare sulle pubblicazioni degli ultimi anni – che hanno la tendenza ad affrontare aspetti molto specifici della vicenda del Riformatore – e sui risvolti etici del suo insegna- mento, l’A. provvede un’immagine di Calvino vivida e capace di affascinare.
E. Busch, Recent interpretation and interpretations of Calvin
A world renowned expert on the theology and life of Calvin discusses some very recent research on Calvin. In particular Busch considers the ethical implications of Calvin’s thought and also discusses research published in the last few years, where the tendency has been to examine very specific aspects of Calvin’s work. The picture of Calvin which emerges is vivid and prepossessing.
E. Campi, Nuovi studi su Heinrich Bullinger
L’A. affronta, oltre all’attività pastorale del Riformatore di Zurigo, il tema sul quale la ricerca non ha ancora individuato una prospettiva del tutto condivisa, quello del patto. In una fase precedente esso era visto da molti autori (per esempio, Baker) come la discriminante rispetto a Calvino; studi più recenti (per esempio, Opitz) lo leggono in relazione alla dottrina della predestinazione. Esaminando la problematica relativa alla Santa Cena, l’A. presenta Bullinger come tessitore della rete di relazioni che si colloca all’origine del protestantesimo riformato.
E. Campi, New studies on Heinrich Bullinger
Campi looks at Bullinger’s pastoral work but also considers his idea of covenant, a subject about which there is still quite a lot of disagreement. Earlier authors like Baker saw Bullinger’s idea of covenant as something that distanced him from Calvin. More recently authors like Opitz tend to interpret it in relationship to the idea of predestination. In his discussion of the Lord’s Supper, Campi presents Bullinger as instrumental in establishing a series of relation- ships which are at the heart of reformed Protestantism.
M.E. Hirzel, Prospettive odierne della ricerca storica su Huldrych Zwingli
L’A. presenta la figura di Huldrych Zwingli attraverso due studi che si collocano nel quadro della riscoperta del Riformatore che ha caratterizzato gli ulti- mi vent’anni. Bolliger rivisita Zwingli nella prospettiva dell’influenza di Duns Scoto, che con la distinzione tra creatore e creatura offre la chiave di volta del- le sue posizioni caratteristiche sulla Santa Cena e sulla cristologia. La seconda indagine, quella di Meyer, si concentra sull’escatologia di Zwingli, individuando in essa il punto di svolta del suo pensiero, il motore della riscoperta della rivelazione di Dio nelle Scritture come energia liberatoria.
M.E. Hirzel, Recent historical research on Huldrych Zwingli
Hirzel looks at two studies on Huldrych Zwingli which are typical of Zwinglian studies over the last 20 years. An article by Bolliger examines the influence of Duns Scotus on Zwingli. Scotus’ distinction between creator and creature provides a key to understanding Zwingli’s change of mind about the Lord’s Sup- per and the nature of Christ. An article by Meyer identifies Zwingli’s eschatology as the critical point in his thought, where the reformer rediscovered the li- berating energy of God’s revelation in scripture.
E. Genre, «Sine dilectione… nihil sumus» (Martin Bucero). L’eucaristia alla prova del vincolo di fraternità
Il celebre colloquio di Marburgo tra Lutero e Zwingli è tematizzato dall’A. attraverso due lettere di Bucero, il quale sviluppa un suo paradigma di discussione teologica: la fraternità cristiana. Secondo l’A., tale prospettiva non costituisce un facile ripiego irenico, bensì una prospettiva che consente di superare non solo i contrasti evidenziatisi a Marburgo cinque secoli fa, bensì anche molte delle attuali controversie che minacciano di bloccare l’effettivo progresso del- la comunione tra le chiese, sul punto nevralgico della Cena del Signore.
E. Genre, «Sine dilectione… nihil sumus» (Martin Bucero). The Eucharist as a test of brotherly love
Genre applies a paradigm which Bucer developed to the famous discussion between Luther and Zwingli in Marburg. According to an idea which Bucer ex- presses in two letters, Christian brotherly love is a paradigm for theological discussion. Genre believes that the metaphor of brotherly love is not simply a peaceful way out of disagreement, but rather a perspective which allows us to over- come the points of contrast expressed 500 years ago in Marburg and indeed pre- sent day theological differences which tend to block communion between churches on the critical question of the Lord’s Supper.
E. Mazza, La preghiera eucaristica come sacrificio. La testimonianza delle antiche anafore sulla concezione sacrificale dell’eucaristia
L’A. indaga, da un punto di vista della scienza liturgica (non della sistematica) l’interpretazione della Santa Cena documentata nelle anafore antiochene e alessandrine, in particolare per quanto attiene al tema del sacrificio, che resta controverso tra le confessioni cristiane. Viene disegnata una linea evolutiva che parte da una comprensione non rituale del sacrificio, per comprendere poi la preghiera di ringraziamento all’interno del culto e approdare al sacrificio della preghiere e del pane e del vino. Tale evoluzione, tuttavia, non arriva a identificare la celebrazione con il sacrificio stesso di Cristo. Per chi intendesse coglierla, si tratta di una rilevante chance ecumenica.
E. Mazza, The eucharistic prayer as sacrifice; evidence from ancient anaphorae
Mazza presents a liturgical interpretation of the Lord’s Supper as we find it in the Antiochene and Alexandrine anaphorae. He is particularly interested in the idea of sacrifice, which remains a point of contention among different Christian traditions. Mazza finds an evolution that begins with a non-ritual understanding of the sacrifice, then includes the prayer of thanksgiving within the Eucharist and finally sees the prayer and the elements of bread and wine as constituting the sacrifice. However, this development does not identify the Eucharistic celebration with Christ’s own sacrifice. This investigation offers rich possibilities for ecumenical understanding, for those who wish to accept the challenge.
M. Meyer-Blanck, Eucaristia e predicazione nella teologia evangelica e cattolica contemporanea
L’A., confrontandosi anche con la produzione italiana in ambito liturgico, propone una breve rassegna dello sviluppo delle concezioni relative all’eucari- stia e alla predicazione, in ambito cattolico ed evangelico, nel corso degli ulti- mi quarant’anni. Ricollegandosi al concetto di «ritualità» elaborato da Andrea Grillo, tenta di chiarire i malintesi tra concezioni evangeliche e cattoliche su ta- li temi, proponendo un quadro più equilibrato nel quale far rientrare eucaristia e predicazione.
M. Meyer-Blanck, Eucharist and preaching in contemporary Protestant and Catholic theology
Meyer-Blanck takes a look at liturgies in Italy and then offers an over-view of developments in Protestant and Catholic understanding of the Eucharist and preaching over the past 40 years. He uses Andrea Grillo’s idea of ‘ritual’ in order to clear up misunderstandings between Catholics and Protestants on the Eucharist and preaching, and then proposes a more integrated understanding of these two aspects of worship.
H. Mottu, La Cena del Signore come gesto profetico. Conseguenze teologiche ed ecclesiologiche di un’ipotesi
Il contributo si riallaccia a una precedente ricerca dell’A., presentando un’interpretazione dei sacramenti radicata nella tradizione del profetismo veterotestamentaria. In tale prospettiva, egli riprende criticamente alcune sottolineature fondamentali della teologia e della spiritualità riformate, sottolineando al con- tempo l’esigenza di un ricupero protestante della dimensione simbolica e del rapporto tra gesto profetico e dimensione rituale.
H. Mottu, The Lord’s Supper as prophetic gesture; theological and ecclesiological consequences of a hypothesis
In this article Mottu develops on his earlier research and presents an interpretation of the sacraments rooted in the prophetic tradition of the Old Testament. In this context he comments critically on some fundamental suppositions of reformed theology and spirituality. At the same time he proposes that Protestants rediscover a symbolic dimension and relationship between prophetic gesture and ritual.
J. Arnould, Ritorno al Giardino dell’Eden
Se, in questo XXI secolo, l’umanità sembra tornare ad abitare nel Giardino, non vi ritrova lo stato perfetto, sognato e mitologico dei nostri progenitori. Essa ha gustato i frutti della conoscenza e quelli del potere; essa sa meglio oggi di che cosa è fatta l’argilla di cui è stata plasmata; essa scopre i flussi, le tensioni, gli umori che possiede in comune con gli altri viventi; inoltre e soprattutto, es- sa misura il peso della storia. La condizione umana non è né quella sognata degli angeli, né quella delle bestie; è quella dell’ospite di un giardino dove piace ancor oggi a Dio di incontrarlo. Il compito dei teologi, dunque, è ben lungi dall’essere compiuto.
J. Arnould, Return to the Garden of Eden
Although in this 21st century human beings seem to have returned to live in the Garden, they do not find there the perfect, mythological state imagined by our ancestors. For they have tasted the fruits of knowledge and of power, they know better the clay from which they are made; they have discovered the flux, the tensions, and the feelings which they share with all living creatures. Above all, they bear the weight of history. The human condition is neither that of an- gels nor that of animals, rather we come as guests into the Garden where even today God is well pleased to encounter us. The job of theology then, is far from finished.
H.M. Barth, Il confronto con le religioni non cristiane nella teologia tedesca contemporanea
L’A. offre una panoramica del dibattito recente sul tema del dialogo con le religioni non cristiane. Considerando principalmente la prospettiva evangelica, presenta i diversi paradigmi elaborati dai teologi impegnati nel dibattito, rilevando sia un forte impegno in questo ambito da parte di vari organismi ecclesiali, sia un notevole interesse al tema da parte della società civile. La proposta dell’A. è l’elaborazione di un confronto con le religioni non cristiane che trovi i suoi fondamenti nella teologia trinitaria.
H.M. Barth, A comparison with non-Christian religions in contemporary German theology
Barth offers an over-view of recent discussions about dialogue with non-Christian religions. He is principally interested in the Protestant perspective as he presents different paradigms developed by theologians engaged in these discussions. He notes that various church organisations are committed to this work and also that there is considerable public interest in it. Barth suggests that engagement with non-Christian religions be grounded in Trinitarian theology.
F. Ferrario, Chiesa e teologia in un cristianesimo di diaspora
L’intervento presenta un’ipotesi relativa al presente e al futuro dell’impresa teologica nel contesto di radicale secolarizzazione che caratterizza soprattutto il continente europeo. La fine del cristianesimo sociologicamente egemone ri- chiede, a parere dell’A., una chiesa e una teologia concentrate sul loro tema. L’enfasi sulle questioni di metodo che ha largamente caratterizzato la seconda parte del XX secolo dovrebbe essere superata da una rinnovata centralità dei con- tenuti. Particolarmente interessanti in tale direzione appaiono alcuni recenti ap- porti della teologia nordamericana detta postliberal.
F. Ferrario, Church and theology in a Diaspora-Christianity
Ferrario suggests that theology has a particular job to do in the present and future context of the radical secularisation, which is evident especially in Europe. In a world where Christianity is no longer the accepted norm, Ferrario believes that the Church and theology must focus on the Christian message. During the second half of the 20th century theology tended to concentrate on methodology, it is time now to put the emphasis back on content, according to the author. In particular he suggests some recent so-called post liberal theological contributions from North America.