abstract vol 65 : 2
F. Ferrario, Calvino e la dottrina della Provvidenza. L’attualità provocatoria di un tema imbarazzante
L’A. presenta la dottrina calviniana della Provvidenza, essenzialmente sulla base dell’ultima edizione dell’Istituzione. Lo studio intende mettere in luce come la prospettiva di Calvino risenta abbastanza vistosamente dell’eredità nominalistica e si strutturi nel quadro di una lettura del primo articolo del Credo che non valorizza appieno il suo rapporto con la cristologia. Nella parte finale vengono illustrate alcune prospettive dogmatiche per una rilettura attuale del te- ma della Provvidenza.
F. Ferrario, Calvin and the Doctrine of Providence. The provocative topicality of an embarrassing theme
The Author presents the Calvinian doctrine of Providence, based on the last edition of the Institution. This study seeks to highlight how Calvin’s perspecti- ve is strikingly influenced by the nominalistic legacy and its structure is based upon an interpretation of the first article of the Creed which does not fully value its rapport with Christology. In the final part, some dogmatic perspectives are illustrated in order to present a modern re-interpretation of the theme of Providence.
M.C. Laurenzi, Pensiero che resiste alla contraddizione
L’A. vuole mostrare la differenza che sussiste tra due tipologie di pensiero: la prima si basa su una struttura logica coerente e concerne quel particolare sguardo sul mondo teso a comprenderne i vari aspetti (tale è, ad esempio, l’approccio scientifico). La seconda maniera di pensare concerne, secondo l’A., la realtà in quanto tale; quest’ultima è costituita da opposti, i quali non possono che presentarsi, l’uno accanto all’altro, al pensiero. Se nel primo caso la contraddittorietà rende i concetti inutili ai fini della conoscenza, nel secondo una visione unificante e univoca della realtà escluderebbe una piena comprensione delle sue dinamiche. Secondo l’A., il pensiero in grado di tollerare la dimensione della contraddittorietà è quello espresso nella Bibbia. Tale pensiero, cui è intimamente connesso il pensiero teologico, rinuncia «alla coerenza del sistema, per attenersi all’annuncio creativo del trascendente che ci raggiunge nella storia».
M.C. Laurenzi, Thought which Resists Contradiction
The Author wants to show the difference between two kinds of thought: the first kind is based on a coherent logical structure and regards that particular view of the world which attempts to understand its various aspects (the scientific approach, for instance, is one such view). The second kind of thinking regards, ac- cording to the Author, reality as such; this is composed of opposites, which can but present themselves, one side by side with the other, to thought. If, in the first case, contradictoriness renders concepts useless to the acquisition of knowledge, in the second case a unifying and univocal vision of reality would rule out a full comprehension of its dynamics. According to the Author, the thought which is capable of tolerating the dimension of contradictoriness is the thought ex- pressed in the Bible. Such thought, with which theological thought is intimately connected, renounces «coherence of the system, in order to adhere to the creati- ve announcement of the transcendental which reaches us in history».
S. Rostagno, Simbolo, linguaggio, etica
L’A. prende in considerazione tre saggi relativi alle tematiche del simbolo, del- la parola e dell’azione. Tale studio critico vuole tematizzare il rapporto rispettivamente tra il pensiero che interroga il simbolo per trarne un discorso raziona- le, il linguaggio, considerato nel suo rimando a un contenuto, e l’etica, legata al- le dinamiche di relazione e scelta. Il rapporto tra questi fattori rimanda, secondo l’A., alla problematica della tensione tra il realismo astratto e il nominalismo«inteso come appello all’imprevedibilità e momentaneità della grazia», possibili scelte che l’A. esplicitamente esclude. Ma ci sono anche altre questioni da considerare come il rapporto tra essere e non essere e la libertà.
S. Rostagno, Symbol, Language and Ethics
The Author examines three essays which deal with the themes of symbol, word and action. This critical study seeks to concentrate on the rapport respectively between the thought which questions the symbol to deduce from it a rational argument; the language, considered in its reference to a content, and ethics, tied to the dynamics of relationship and choice. The rapport between these factors refers, according to the Author, to the issue of the tension between abstract realism and nominalism «seen as an appeal to the unpredictability and momentariness of grace», possible choices which the Author clearly rules out. But there are also other issues to be considered, like the rapport between being and not being, and freedom.
L. Vogel, Il Tractatus de legitima Scripturae Sacrae interpretatione
La teologia incontrata negli scritti di Johann Gerhard rappresenta una sistemazione mirata alla difesa e giustificazione delle visioni della Riforma nella contrapposizione confessionale con la Chiesa cattolica romana. Gli ampi riferimenti ai Padri della chiesa e le riflessioni metodologiche intendono dare legittimità storica e intellettuale al proprio approccio interpretativo. In questo impegno c’è anche una rafforzata ricerca di coerenza sistematica e completezza delle proprie visioni, che ai suoi tempi era uno strumento necessario per ribadire la pertinenza teologica della Riforma. Il successo di queste pubblicazioni fa anche capire che allora non furono per niente percepite come aride, ma che ai suoi contemporanei Gerhard fu capace di dare un orientamento teologico ovvero una consolazione.
L. Vogel, The Tractatus de legitima Scripturae Sacrae interpretatione
The theology in Johann Gerhard’s writings represents a systematisation which aims at defending and justifying the views of the Reformation in the confessional contraposition with the Roman Catholic Church. The ample references to the Fathers of the Church and the methodological reflections are meant to confer historical and intellectual legitimacy to his interpretative approach. In this commitment there is also a reinforced pursuit of systematic coherence and completeness of his visions, which at his time was a necessary instrument to reaffirm the theological pertinence of the Reformation. The success attained by these publications makes us understand that at that time they were not perceived as arid, but that Gerhard was able to give his contemporaries a theological guidance, indeed a consolation.
E. Noffke, Una voce controcorrente a proposito della «nuova lettura politica» della Bibbia
Viene presentata una recente opera dell’esegeta coreano Seyoon Kim, forte- mente critica nei confronti delle nuove letture «politiche» del Nuovo Testamento: in particolare, Kim si contrappone ai lavori di Richard Horsley. Molti argo- menti dello studioso coreano appaiono condivisibili; la posizione contraria, tuttavia, risulta da lui presentata in termini eccessivamente schematici. Il dibattito è attualmente in pieno svolgimento; nonostante critiche severe come quella di Kim, tuttavia, la prospettiva di Horsley e degli altri esponenti della ricerca «politica» sembra, finora, reggere bene al contraddittorio.
E. Noffke, A voice against the main stream of the «new political reading» of the Bible
The Author presents a recent work of the Korean exegete Seyoon Kim which strongly criticizes the new “political” interpretation of the New Testament; in particular, Kim opposes the works of Richard Horsley. Many arguments of the Korean scholar can be agreed with; the opposite point of view, however, is presented by him in excessively schematic terms. The debate is at present in full progress; however, in spite of severe criticisms like Kim’s, the perspective offe- red by Horsley and the other representatives of “political” research seem to stand up to the debate well.