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Daniele Garrone, Lutero, la Riforma e gli ebrei: alcuni cenni
La Riforma del XVI sec. si trovò ad affrontare il rapporto con l’ebraismo in tre ambiti: l’ermeneutica dell’Antico Testamento; la valutazione dell’ebraismo coevo; la condizione giuridica degli ebrei nella società cristiana. Con diverse articolazioni, si tese a vedere nell’Antico Testamento un annuncio di Cristo, per cui la continuità della fede dei patriarchi e dei profeti continuava nell’interpretazione cristiana e gli ebrei l’avevano abbandonata. L’ermeneutica biblica e le convinzioni religiose dell’ebraismo coevo erano dunque viste come (malevola, accecata) alterazione del messaggio dell’Antico Testamento, che appariva tanto più chiaro dopo il ritorno alla hebraica veritas che la Riforma propugnava. Sia Lutero sia esponenti della Riforma urbana affrontarono la questione dello status giuridico degli ebrei in termini di lotta alla blasfemia, minacciosa per l’integrità della società. Per modificare queste visioni furono necessari l’emergere di una lettura storico-critica delle Scritture e di una visione laica e pluralistica della società.
Daniele Garrone, Luther, the Reformation and the Jews: a Short Account
The 16th Century Reformation had to tackle the relationship with Judaism in 3 spheres: the Old Testament hermeneutics; the appraisal of contemporary Judaism; and the judicial condition of the Jews in a Christian society. With several variations, the general tendency was to consider the Old Testament an announcement of Christ, so that the faith of the Patriarchs and Prophets could continue in the Christian interpretation, which the Jews had abandoned. Therefore, the biblical hermeneutics and the religious beliefs of contemporary Judaism were seen as a malevolent, blind alteration of the message of the Old Testament, which appeared to be even clearer after the return of the Hebraica Veritas advocated by the Reformation. Both Luther and the representatives of the urban Reformation faced the issue of the legal status of the Jews, vis-à-vis fighting blasphemy, a threat to the integrity of society. These points of view would be changed only with the advent of a historical critical interpretation of the Scriptures and a lay and pluralistic vision of Society.
Giorgio Tourn, Studi, esami e consacrazione dei ministri valdesi
La prassi delle chiese valdesi per quel che riguarda la consacrazione dei loro ministri è legata alla loro storia. Non potendo studiare in loco, i giovani si formavano in istituti protestanti europei e al termine degli studi ricevevano la consacrazione presso una chiesa estera o nel sinodo valdese. A metà del xix secolo, nel clima del Réveil, sorse il problema della teologia seguita e professata dal candidato. Venne così istituito un esame da parte dei pastori che consisteva in domande su punti dottrinali e una predicazione. Se il risultato era positivo il candidato era consacrato in una chie- sa. Questa prassi si è mantenuta sino a oggi, peculiare è il fatto che l’esame è condotto dal Corpo pastorale (istituzione particolare delle chiese valdesi) ed è pubblico e la consacrazione ha luogo nel corso del sinodo.
Giorgio Tourn, Studies, Examinations and Ordination of Waldensian Ministers
The procedure of Waldensian churches as regards the ordination of their ministers is connected with their history. Because the young men could not study in their area, they were educated in European Protestant institutes and at the end of their studies they were ordained in a church abroad or at the Waldensian Synod. In the middle of the 19th Century, during the Réveil, the issue of the theology followed and professed by the candidates was aroused. Therefore, an examination by the pastors was established. It consisted of questions concerning points of the doctrine, and a sermon. If the result was positive, then the candidate was ordained in a church. This procedure has remained to the present, the unusual feature being that the examination is carried on by the Pastoral Body (a particular institution of Waldensian churches), it is open to the public and the ordination then takes place during the Synod.
Antonella Varcasia, L’evoluzione della figura angelica attraverso la letteratura vetero e intertestamentaria
Attraverso una ricognizione delle tipologie angeliche e delle funzioni degli angeli nell’Antico Testamento, nella letteratura qumranica e in quella enochica, l’articolo cerca di ricostruire i momenti salienti e le motivazioni dell’evoluzione della figura angelica dalle sue prime manifestazioni come essere umano, anonimo, indistinguibile dagli altri uomini con cui entra in contatto, con funzioni prevalenti di messaggero di Dio, fino alla sua costituzione come figura a sé stante, autonoma, alata e interamente celeste, individuando nelle trasformazioni del periodo del Secondo Tempio, nel fiorire della letteratura apocalittica e nell’influenza del pensiero straniero le cause principali di questo sviluppo.
Antonella Varcasia, The Evolution of the Figure of the Angel through the Old Testament and Intertestamental Literature
By identifying the types and functions of angels in the Old Testament, in the Qumran literature and the Enochian literature, the article tries to recognize the outstanding moments and the motivation of the evolution of angels, from their first manifestations as anonymous human beings, not distinguishable from the people they come into contact with, having the prevailing role of messengers from God, down to their becoming an independent, autonomous, winged and utterly celestial figure, identifying the main causes of this evolution in the changes during the period of the Second Temple, with the flourishing of Apocalyptic literature and the influence of foreign thought.