Autore: wp_5978506

abstract vol 72 : 1

Roberto bottazzi, L’apostolo Paolo e la trasformazione dei conflitti nelle chiese

La trasformazione dei conflitti rappresenta un paradigma evoluto rispetto a quello della gestione e della risoluzione dei conflitti, perché punta a pervenire a una riconciliazione. I conflitti procurano particolare sofferenza quando avvengono nell’ambito della chiesa: perciò è auspicabile riuscire a percorrere l’intero cammino verso la riconciliazione. La Bibbia fornisce un ampio laboratorio per la gestione e la trasformazione dei conflitti, in particolare l’apostolo Paolo, a partire da un suo vissuto personale, giunse a formulare una serie di indicazioni teologiche e pratiche per il superamento delle derive distruttive nei rappor- ti interpersonali.

Roberto Bottazzi, The Apostle Paul and the Transformation of Conflicts in Churches

Transforming conflicts is a more evolved model if compared to managing and solving conflicts, because it aims at finding reconciliation. Conflicts cause much suffering when they happen in a congregation; that is why the entire route to re- conciliation should be followed. The Bible offers an ample laboratory of examples of managing and transforming conflicts; the apostle Paul in particular, formulated a series of theological and practical suggestions based on his personal experience for overcoming the destructive drifts in interpersonal relationships.

Fulvio Ferrario, Il concilio di Nicea e l’incontro-scontro tra culture

L’articolo riproduce un intervento in un seminario di teologia interculturale tenutosi alla Facoltà valdese nell’autunno 2016. Lo scontro tra l’arianesimo e la posizione di Atanasio, che il concilio di Nicea farà propria, viene interpretato nella prospettiva del dialogo tra le culture. Già i testi biblici decisivi per Nicea (in particolare il prologo di Giovanni) sono il frutto di contaminazioni; il dibattito sull’arianesimo, poi, riguarda il confronto con una posizione filosofica (il cosiddetto medioplatonismo) che promette di risultare particolarmente feconda nell’interpretazione della Scrittura, ma reca con sé notevoli minacce. L’articolo cerca di approfondire tale dialettica, in prospettiva essenzialmente metodologica, come caso esemplare di una tensione di permanente attualità.

Fulvio Ferrario, The Council of Nicaea and the Meeting/Clash between Cultures

This article reproduces a lecture given at a seminar on inter-cultural theology, which took place at the Waldensian Faculty in the autumn of 2016. The dispute between Arianism and Athanasius’s position, which would then be adopted by the Council of Nicaea, is interpreted in the perspective of a dialogue between cultures. The biblical texts that were crucial for Nicaea (the prologue of St. John’s Gospel in particular) are the result of contaminations; besides, the deba- te on Arianism regards the confrontation with a philosophical position (the so- called Middle Platonism) which promises to be particularly fecund to interpret the Scriptures, but is at the same time a considerable threat. The article investi- gates this dialectic more deeply, with a mainly methodological approach, as a typical example of a permanent tension, which is of topical interest even today.

Sergio Manna, Relazioni pericolose

La Seelsorge, cura d’anime, può essere terapeutica nel senso greco del termi- ne, cioè un «prendersi cura» del prossimo; ma talvolta gli operatori e le opera- trici pastorali possono incorrere nel rischio di trasformare una relazione d’aiuto in una relazione malata, una relazione patogena, sia per coloro ai quali sono chiamati a prestare la propria cura sia per se stessi.

Sergio Manna, Dangerous Relationships

Seelsorge, or Pastoral Care, can be therapeutic in the Greek sense of the word, meaning “taking care” of one’s neighbour; but sometimes, pastoral carers risk transforming a relationship of care into one which is unhealthy both for those they are called to help and for themselves.

Sergio Manna, La Bibbia come risorsa per la cura pastorale: la Scrittura che ci legge

Nella convinzione dell’autore, la Bibbia, Parola di Dio, più di ogni altro libro ha la capacità di leggerci dentro e dunque di comunicare con la nostra parte più profonda costituendo una risorsa preziosissima per la cura pastorale. Passando attraverso l’analisi applicata di diversi testi biblici ed esplorando una fase del dialogo tra Staupitz e Lutero, l’autore esplora la Scrittura quale risorsa per i mo- menti esistenzialmente difficili della vita.

Sergio Manna, The Bible as a Resource for Pastoral Care: the Scripture Which Reads Us

According to the Author, the Bible, the word of God, can read inside us and communicate with the deepest part of ourselves, thus offering a very precious resource for Pastoral Care. Using the applied analysis of various biblical texts, and exploring a phase of the dialogue between Staupitz and Luther, the Author explores the Scripture as a resource of the difficult times in our lives.

Eric Noffke, Risurrezione

Quando nasce il concetto di risurrezione nella fede d’Israele? Come mai dall’Antico Testamento, congruente intorno a una prospettiva di vita limitata dalla morte, si arriva al Nuovo Testamento dove l’idea di risurrezione dei cor- pi e di vita eterna è data per scontata? È stata la riflessione mediogiudaica ad aprirsi alla prospettiva dell’eternità di Dio, a partire dal iii secolo a.C. Prenden- do le mosse in particolare dall’idea di una corruzione originaria della creazio- ne, riapre la questione della teodicea, proponendo la necessità di un giudizio ul- timo da parte di Dio, che dia inizio a una nuova creazione. L’articolo si conclu- de con una digressione sul significato della risurrezione di Gesù, anche in rela- zione a quella dei credenti.

Eric Noffke, Resurrection

When did the concept of resurrection first appear in the faith of Israel? How do we go from the perspective of life ending with death, consistent of the Old Testament, to the New Testament, where the ideas of the resurrection of bodies and eternal life are given for granted? It was the reflection carried out by Middle- Judaism which opened the perspective of God’s eternity, starting from the 3rd century B.C. moving from the concept of the original corruption of creation, it takes on again the question of theodicy, suggesting the necessity of a last judgement by God, which will start a new creation. The article ends with a digression on the meaning of Jesus’s resurrection, also in connection with the resurrection of believers.

abstract vol 73 : 2-3

Riccardo Maisano, Girolamo interprete di Isaia: dal testo ebraico alla versione di Giovanni Diodati

Nel campo della critica testuale biblica, le posizioni dell’esegesi protestante da un lato e cattolica dall’altro non sono sempre così distanti come si potrebbe essere indotti a credere a prima vista. Al contrario, esse sono non di rado aperte a reciproche, anche se non dichiarate, influenze. L’esegesi di Girolamo al libro del profeta Isaia (traduzione latina dell’originale ebraico e commentario continuo al testo) esercitò un influsso notevole sull’interpretazione che ne diede Giovanni Diodati, come è dimostrato da una serie di raffronti testuali.

Riccardo Maisano, Jerome as interpreter of Isaiah: from the Hebrew text to Giovanni Diodati’s version

Dealing with biblical textual criticism, the attitudes of Protestant exegesis on the one hand and of Catholic exegesis on the other are not always so far away as one might believe at a first sight. On the contrary, they are often open to mutual, albeit undeclared influence. The exchange between Reformed and Catholic translations and exegetical approaches to interpreting difficult biblical passages looks lively and fruitful. This helps to show us that Jerome’s example facing the sacred languages, followed by Diodati holding his dialogue with Hebrew, Greek, and Latin languages, did not remain an isolated example. It was indeed a pattern for an effective approach to the Scriptures.

Stefano Villani, William Chauncey Langdon e l’attività del Comitato sulla Riforma italiana della Chiesa protestante episcopale negli Stati Uniti d’America (1865-1874)

Questo articolo ricostruisce l’importante ruolo svolto da William Chauncey Langdon (1831-1895) nelle attività sviluppate dalla Chiesa episcopale protestante verso l’Italia nella seconda metà dell’Ottocento. Qui, tra l’autunno del 1850 e la primavera del 1861, Langdon diede vita alle congregazioni episcopali di Roma e Firenze. In America, dietro suo impulso, nel 1865 la Chiesa episcopale creò il Joint Committee on the Italian Reform Movement. All’inizio del 1867 Langdon fu dunque rimandato in Italia, dove rimase fino all’estate del 1873 fornendo informazioni sul mondo religioso italiano in America e sostenendo i gruppi riformatori italiani. Langdon presentò l’episcopalismo ai suoi interlocutori italiani come modello per una possibile riforma della chiesa cattolica. In contatto con Ricasoli, fu direttore de facto della rivista “L’Esaminatore” dopo la morte di Stanislao Bianciardi nel 1868.

Stefano Villani, William Chauncey Langdon and the activity of the Protestant Episcopal Church’s Committee on the Italian Reform Movement in the United States (1865-1874)

This article reconstructs the major role played by William Chauncey Langdon (1831-1895) in the activities towards Italy developed by the Episcopal Protestant Church in the second half of the nineteenth century. In Italy, between the autumn of 1859 and the spring of 1861, Langdon gave life to the Episcopal congregations of Rome and Florence. Back in America, on his impulse, in 1865 the Episcopal Church gave life to a Joint Committee on the Italian Reform Movement that sent him to Italy in early 1867. He remained there until the summer of 1873, providing information on the Italian religious world in America and supporting Italian reform groups. Langdon presented Episcopalism to his Italian interlocutors as a model for a possible reformation of the Catholic church. In contact with Ricasoli, Langdon was the de facto director of the Esaminatore, after the death of Stanislao Bianciardi in 1868.

Fulvio Ferrario, Con la Riforma, oltre la Riforma. Tesi sulla dottrina della predestinazione

Le tesi costituiscono la traccia di una conferenza tenuta in diverse sedi (comunità evangeliche, convegni ecumenici, gruppi di studio) su un classico tema di controversia. La prospettiva scelta si colloca sulla scia di Karl Barth e vorrebbe, da un lato, valorizzare le intenzioni dei riformatori, dall’altro superare le aporie più problematiche evidenziate dalla dottrina.

Fulvio Ferrario, With the Reformation, Beyond the Reformation. Theses on the Doctrine of Predestination

These theses constitute the draft of a lecture given in different places (protestant congregations, ecumenical meetings, workshops) on a topic that traditionally raises controversies. The perspective that has been chosen here follows Karl Barth and would like, on the one side, to endorse the Reformers’ intentions, on the other to overcome the most problematic apories that are stressed by this doctrine.

Lubomir Žak, Un importante contributo alla Lutherforschung italiana

L’articolo offre una sintetica analisi dell’opera Lutero. Un cristiano e la sua eredità 1517-2017, diretta da A. Melloni, mettendo in luce due aspetti che ne caratterizzano il contributo alla Lutherforschung storico-critica: l’italianità e l’intenzione di cogliere nella poliedrica funzione storica esercitata da Lutero il peso del suo essere un cristiano. Lo studio si sofferma, in particolare, sull’idea del direttore di sottoporre all’indagine il nesso tra il «Lutero della storia» e il «Lutero della tradizione», mostrando che il riformatore è stato e continua a essere raccontato e interpretato, storicamente e teologicamente, a partire da punti di vista molto differenti, spesso antitetici.

Lubomir Žak, An important contribution to the Italian Lutherforschung

This article offers a synthetic analysis of the book: Lutero. Un cristiano e la sua eredità 1517-2017 (Luther: a Christian and his Legacy 1517-2017), directed by A. Melloni, and stresses two aspects that characterize the critical historical Lutherforschung: its Italian specificity and the intention to catch the full weight of Luther as a Christian in the multifaceted historical function carried out by him. This essay focuses particularly on the idea of the project director to analyze the connection between the “Luther of history” and the “Luther of tradition”, showing that the Reformer has been and still is told and interpreted, historically and theologically, from quite different, often opposite, points of view.

abstract vol 74 : 1

Enrico Benedetto, Rivolgersi a Dio. La preghiera evangelica da Lutero all’evento pentecostale: cinque secoli tra fervore e disincanto

Nella prolusione dell’Anno Accademico 2018-19, il prof. Enrico Benedetto – docente di Teologia pratica presso la Facoltà valdese – affronta le tematiche, varie e complesse, dell’eucologia, prendendo spunto da uno scritto di Lutero (A Mastro Pietro Balbirer su come pregare) del 1535, dall’approccio singolarmente attuale. Delineata la preghiera come accettazione della precarietà (le due parole etimologicamente coincidono) e della finitudine, l’articolo esamina il suo status (e statu quo) nel panorama protestante contemporaneo, ove la disaffezione e talora un analfabetismo eucologico di ritorno costituiscono, almeno in Europa, un dato rilevante. Viene infine evocata, in tensione critica con tale depauperamento, la centralità d’una preghiera intesa spesso come atto performativo, individuale o comunitario, in ambito carismatico.

Enrico Benedetto, Turning to God. The Protestant Prayer from Luther to the Pentecostal Event: Five Centuries between Fervour and Disenchantment

In the inaugural lecture of the Academic Year 2018-19, Professor Enrico Benedetto – Chair of Practical Theology at the Waldensian Faculty – confronts the various and complex themes of the studies of Prayer, taking, as a starting point, Luther’s writing (To Master Peter Balbirer on How to Pray) of 1535, whose approach is particularly topical. After having described prayer as an acceptance of precariousness (both words have the same etymological origin) and finitude, this article examines its status (and status quo) in the present Protestant panorama, where lack of interest and sometimes a secondary euchological illiteracy are a relevant datum, at least in Europe. Finally, the Author mentions the central position of prayer as the performative act of a single person or of the congregation in a charismatic context, in a critical tension with the said impoverishment.

Elio Carlo, Uno come un Figlio d’Uomo

Questo articolo riprende le posizioni espresse da Noth e Lust sul libro di Daniele e formula l’ipotesi che il famoso passo 7,13 del libro di Daniele, in cui si fa riferimento a una misteriosa figura di «uno come un figlio d’uomo», derivi da una tradizione precedente, nella quale potrebbe essersi manifestata, per la prima volta in un testo vetero testamentario, l’idea di due distinte ipostasi divine.

Elio Carlo, One like the Son of Man

The article resumes Noth’s and Lust’s opinions on the Book of Daniel. In particular, it advances the hypothesis that the famous passage in verse 7.13 of the Book of Daniel which mentions the mysterious figure: ‘one like the Son of man’, derives from an ancient tradition in which the concept of two different divine hypostasis might have been formulated, for the first time in a Prophetic text of the Old Testament.

Eleonora Natoli, Per una formazione teologica come crescita integrata della persona

L’articolo sostiene la tesi dell’opportunità di riconsiderare la pratica della direzione spirituale, configurandola, secondo un’ottica protestante, come formazione teologica integrata da un accompagnamento psico-spirituale dello studente. Si tratterà dunque di assumere i recenti sviluppi delle tecniche psicodinamiche come ulteriore strumento di formazione esperienziale, al fine di perseguire una sorta di pedagogia dello sviluppo integrale della persona. L’introduzione di un accompagnamento extracurriculare può facilitare l’assimilazione della Parola come parte del nucleo identitario del proprio Sé; un Sé in cui la teologia studiata diventi la modalità dell’operare pastorale.

Eleonora Natoli, A Theological Training as an Integrated Growth of the Person

This article supports the thesis that it is advisable to re-consider the practice of spiritual direction, outlining it, from a Protestant point of view, as theological training integrated by a psycho-spiritual support of the student. This will mean using the recent developments of psycho-dynamic techniques as a further instrument for the experiential training, in order to obtain a sort of education of the integral development of the person. The extra-curricular support thus introduced can make it easier to take in the Word as part of the identity nucleus of the Self; a Self for which the Theology studied can become the manner of pastoral work.

Fulvio Ferrario, Morto per noi? Frequently Asked Questions

Viene riassunto, nella forma di dieci domande elementari, con relative risposte, il nucleo della dottrina cristiana sul significato della morte di Gesù in ordine alla salvezza. Il testo è stato utilizzato più volte in incontri di formazione te- ologica per non specialisti.

Fulvio Ferrario, Died for Us? Frequently Asked Questions

The nucleus of the Christian doctrine of the meaning of Jesus’s death for our salvation is summarized in this article, in the shape of ten elementary questions and their relevant answers. This text was used several times in lectures for the theological training of non-specialists.

protestantesimo-vol-57-1

PROTESTANTESIMO vol 57 : 1

O. Neri, Y. Redaliè, M. Aprile, G. Spini, A. Bausani

La novità culturale della bioetica

Nuovo Testamento ed etica: quale prospettiva? Quale formazione per quale pastore

La questione romana e il protestantesimo italiano. Cultura islamica e cultura occidentale

Studi critici

J. Kleemann, Cittadini e discepoli

Convegni

SOCIÉTÉ INTERNATIONALE DE THÉOLOGIE PRATIQUE

Colloquio Roma settembre 2001

GIUSTIFICAZIONE – CHIESE – SACRAMENTI

Colloquio Roma ottobre 2001

protestantesimo vol 57 : 4

PROTESTANTESIMO vol 57 : 4

Gianni Genre, Filemone; Lukas Vischer, Quali prospettive ha l’ attuale progetto di commercio globale?; Silvana Nitti, A proposito di ministero e sacerdozio in Lutero; Luca Baschera, Ernst Bloch e Jiirgen Moltmann; Hans-Martin Barth, Il volto di Dio nelle religioni; Materiali, Una riflessione sulla diaconia, A proposito di eutanasia.

protestantesimo vol 58 : 2-3

PROTESTANTESIMO vol 58 : 2-3

PAROLA  IN  DIALOGO, SCRITTI IN ONORE DI PAOLO RICCA E SERGIO ROSTAGNO

CHIESA ANTICA E RIFORMA 

Sulla ricezione di Crisostomo in Occidente, di R. Brandle; La svolta costantiniana rappresenta per Agostino una cesura epocale? di A. Schindler; Potentia Dei e beneficio di Cristo: la libertà del volere umano da Lutero a Melantone ,di F. De Michelis Pintacuda; Due discorsi romani , di G. Maron; Sulle tracce dei Riformatori, di G. Conte 

TEOLOGIA E FILOSOFIA 

Deus praedicàtus praedicandus -praedicans. Contributo sul rapporto tra dottrina di Dio e comprensione della predicazione, di H-M. Barth; Appunti preliminari per una storia della teologia del Novecento, di G. Bof ; La profezia di Bonhoeffer, di N. Bosco; Memoria e Resistenza. Un saggio, di P. Bühler; Logica del riconoscere, di M.C. Laurenzi; Naturalizzazione della religione: l’esito nach der Aufklarungdi un’impresa moderna, di M.M. Olivetti; Antinomie del pensiero occidentale cristiano, di G. Zarone; La regolazione delle distanze nella vita quotidiana ed ecclesiale, di H. Mottu ; Politica pentecostale, di H. Cox; La natura e lo scopo della Chiesa. Alcune notazioni a margine del documento di “Fede e Costituzione“, di C. Militello; Spiritualità del regno e politica nel secondo dopoguerra , di D. Menozzi

ETICA

Globalizzazione in prospettiva ecumenica, di U. BeyerL’amore di Dio come fonte della resistenza, di L. Vischer; Attualità dell’iconoclastia, di J. Cottin; I valori etici di fondo nella pratica della sanità pubblica, di C. Botti e P.Comba